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lunedì 31 ottobre 2011

Confutazione dell'accusa di truffa
mossa da Krivit ad Andrea Rossi

213 : commenti
Come promesso ecco qui un nuovo articolo - titolo originale Rebuttal to Krivit's Accusation that Andrea Rossi is a Fraudster - tradotto in italiano dal sito di PESN. Ringrazio Tizzie e Alex Passi per la traduzione. 

Confutazione dell'accusa di truffa mossa da Krivit ad Andrea Rossi.

L'esperto di LENR Steven Krivit, che si è recato Bologna in giugno, non ha avuto un’impressione favorevole della tecnologia del reattore E-Cat di Andrea Rossi, e da allora non gli ha lesinato tutte le sue critiche. Adesso ha superato ogni limite, arrivando addirittura ad accusare Rossi di orchestrare a bella posta una truffa. Non la beviamo.

Bologna, 14/06/11 - A. Rossi e S. Krivit - foto di D. Passerini


Steven Krivit, che dirige da anni la testata giornalistica sulla fusione fredda "New Energy Times", ha pubblicato oggi un articolo caustico dal titolo "Non bastano i nobili intenti" in cui accusa Andrea Rossi, inventore del reattore a fusione fredda E-Cat, di orchestrare a bella posta una truffa.

Truffa? Penso sia improbabile al 99%.

Lo dico in parte perché sono al corrente di alcune informazioni riservate su una conferma indipendente da parte di una istituzione molto importante, il cui nome incomincia per N.

Non potrei escludere del tutto le accuse di truffa di Steve; ma personalmente le trovo estremamente improbabili. Darei alla cosa una probabilità dell'1% solo perché sono stato raggirato in passato da persone che pensavo fossero veraci, ma che si sono poi rivelati essere truffatori.

Da gennaio in poi, ho comunicato con Rossi diverse volte, a proposito di certe email che avevo ricevuto da gente disposta a investire nella sua azienda o ad acquistare le sue unità. Le ha sempre respinte, dicendo di aspettare fino a dopo il test dell'impianto da 1 MW. Se fosse stato orchestrando una truffa, ci si aspetterebbe che avrebbe accettato quel denaro.

Nella sua conferenza stampa in gennaio, Rossi aveva annunciato che un impianto da 1 MW sarebbe stato pronto per la produzione commerciale entro ottobre. Ha lavorato febbrilmente a tale scopo, al ritmo costante di giornate lavorative di 14-18 ore. Io sono arrivato presto e rimarrò qui a Bologna fino a tardi per aiutarlo con del materiale per siti web e delle strategie commerciali. Ha accettato di lasciarmi arrivare presto, ma era così indaffarato quando sono arrivato, che non ha nemmeno avuto il tempo di uscire a pranzo con me o di lasciarmi portare uno spuntino. Mi ha detto: "Mi prendo solo 5 minuti per un panino".

Questo non è il comportamento di uno che sta organizzando una truffa. Si comporta come un individuo che ha una sua missione, che ha passione per il proprio lavoro.

Nel giugno scorso, Krivit è venuto a Bologna per testare il sistema di Andrea Rossi, su invito di Rossi stesso. Krivit non ne ha avuto un’impressione favorevole e da allora non gli ha lesinato tutte le sue critiche.

La versione di Krivit su quello che Rossi gli aveva raccontato del suo "momento Eureka" mi crea qualche problema, ma una spiegazione possibile sta nel fatto che Rossi non avesse capito la domanda. Fa fatica a capire l'inglese parlato, e non capisce perfettamente nemmeno l'inglese scritto. Un’altra spiegazione è l’estrema reticenza di Rossi sugli aspetti riservati della sua tecnologia. Non rivela mai tutto, e ha comunicato alcune ricette-chiave solo a pochissime persone. Così, nel rispondere a quella domanda, gran parte dell’esitazione potrebbe provenire dalla perplessità su come descriverlo senza rivelare informazioni riservate.

Non mi preoccupa affatto l'esperienza di Rossi con la PetrolDragon. Era stato incastrato dalla mafia italiana perché non ne aveva consentito il coinvolgimento nella sua azienda. È stata la mafia a orchestrare tutte le persecuzioni da lui subìte e dalle quali è stato assolto. Immagino ci sia stato qualcosa di simile dietro la questione del traffico d'oro.

Sono stato ulteriormente rassicurato dall'impressione che ho avuto di Rossi quando l'ho conosciuto di persona qui in Bologna. Già in precedenza era stato sempre stato molto affabile, sia per email sia per telefono. Nel corso dell’evento, una persona mi ha detto: “lui è molto istintivo quando conosce qualcuno". Ho avuto l'impressione che Rossi mi abbia apprezzato molto di più dopo il nostro incontro, arrivando addirittura a farmi delle lusinghe come se fossi un fautore importante di quello che lui sta cercando di fare per il bene dell'umanità. Anch’io sono motivato in questo senso. Qualcuno di questi complimenti lo si trova alla fine del report da un'ora e della sessione di domande e risposte che ha tenuto al termine della giornata del 28 Ottobre (Le parti I e II su quattro sono ora online). Su questo scriveremo un articolo a parte).

No, Rossi non è un accademico. Non prepara i suoi test in maniera accademica. Ci vorrebbero diversi mesi o persino anni. Ha fretta. È una cosa di lui che mi piace, per me non è affatto un problema. Gli aerei volavano già da quattro anni quando gli accademici hanno finalmente ammesso di essersi sbagliati sull'impossibilità che l’uomo potesse costruire delle macchine volanti.

La nostra civiltà è a un passo dal collasso totale. Abbiamo bisogno che questa tecnologia arrivi sul mercato adesso. È quello che Rossi sta facendo; lo si dovrebbe applaudire, non perseguitare.

Adesso che il primo cliente ha firmato il via libera per questa tecnologia e Rossi inizierà a ricevere fondi, potrà pagare il mezzo milione necessario affinché le Università di Bologna e di Uppsala incomincino i loro test — test che dureranno 2 anni. Ho parlato a lungo con Loris Ferrari, professore associato, sulle imminenti verifiche all'Università di Bologna. Ferrari sarà uno di cinque o sei docenti coinvolti. Gli altri saranno i dottori Levi, Bonetti, Campari e Villa. Il primo anno sarà dedicato a capire il "come", il secondo si occuperà del “perché” e cercherà di associare al fenomeno una teoria solida. Il primo report non uscirà per almeno un anno.

Vi sta bene questa tempistica? Sulla necessità di avere un “via libera” accademico prima di proseguire? Forse sì, se avessimo tutto il tempo disponibile. Ma non lo abbiamo.

Nel frattempo, si spera, il prodotto verrà consegnato a milioni di persone; così, ancora una volta si sarà dimostrato che il mondo accademico è arretrato rispetto ai tempi. Pertanto, se siete clienti o rappresentanti dei media e volete il beneplacito accademico prima di passare a questo argomento, benissimo, aspettate pure due anni. Nel frattempo sta incominciando una rivoluzione energetica, e a me piace stare sul fronte vivo delle cose -- in prima linea -- non in coda.

Nel futuro, quando si faranno delle presentazioni in PowerPoint sui fallimenti del mainstream accademico, prevedo che la ventennale scomunica della fusione fredda da parte del mondo accademico sarà vista come un fallimento ed una negligenza ancor maggiore di quella dei quattro anni sul volo umano.

E il fatto che Steven Krivit -- uno degli uomini-chiave tra i fautori della fusione fredda (lui non la chiama così) -- sarà stato uno degli avversari principali e sia arrivato addirittura ad accusare Rossi di "truffa", sarà un altro capitolo triste a commento di questi nostri tempi. In effetti, non mi sorprenderei se si arrivasse a dimostrare che Krivit è manipolato (10% di probabilità) o addirittura consapevolmente iscritto sul libro paga dei poteri forti (2% di probabilità), con l'obiettivo di screditare Rossi. Ma non si può fare questo tipo di accuse senza prove, e al momento di prove non ne conosco.

Posso tuttavia affermare questo. Quando ho parlato rispettivamente con Mats Lewan di NyTeknik e con Robert Svensson di AP riguardo al pezzo d’assalto di Krivit sul 28 Ottobre, pezzo che aveva messo entrambi in una luce negativa, hanno scosso la testa e han detto qualcosa sul fatto di essere stati travisati. Mi sono parsi entrambi estremamente cauti e scientifici nel modo di pensare e di avvicinarsi alle cose. Lewan stava addirittura eseguendo dei calcoli mentre Rossi leggeva il report venerdì notte (lo si vede nei filmati che ho girato).

La mia esperienza personale per telefono e per email con Steven Krivit è che si tratti di una persona con cui è estremamente difficile andare d'accordo. È litigioso. Non cerca nemmeno di essere amichevole. Questo mi suggerisce che il suo odierno pezzo forte sia semplicemente in funzione dell’esternazione di un brutto carattere (85% di probabilità). Ciò lascia l'1% di probabilità che Krivit abbia effettivamente ragione, con un margine del 2% per altri scenari. Potrei sbagliarmi. Ovviamente sono umano.

 
Commento di Hank Mills

Ci sono zero dubbi nella mia mente che la tecnologia E-Cat (Energy Catalyzer) produca grandi quantità di energia in eccesso mediante nuovi processi nucleari la cui migliore denominazione è quella di "fusione fredda". A mio parere, dichiarare che Andrea Rossi stia orchestrando una truffa o una bufala è nel migliore dei casi del tutto irrazionale; nel peggiore, indica che tali individui potrebbero avere dei secondi fini specifici, volti a cercare di screditare in modo fraudolento questa tecnologia.

Il test dell'apparato a fusione fredda E-Cat da 1 megawatt ha avuto successo

79 : commenti

Sterling Allan mi ha autorizzato a tradurre e pubblicare in italiano gli articoli di PESN: "absolutely.  Any time. Don't need to ask.  Feel free to translate and post with appropriate links and credit."

Pertanto, i lettori del blog con buona padronanza dell'inglese interessati a contribuire a far conoscere i dettagli della vicenda E-Cat, e delle LENR in generale, a chi non parla la lingua d'Albione, d'ora in poi possono proporsi per tradurre tutto ciò che viene pubblicato da PESN. 

Cominciamo con la traduzione a cura di sono solo un piccolo test (che, molti lo ricorderanno, quest'inverno si firmava ancora zippo) del primo resoconto del test dell'impiamto da 1 MW pubblicato da Sterling Allan il 29/10/11, titolo originale 1 MW E-Cat Cold Fusion Device Test Successful

Il test dell'apparato a fusione fredda E-Cat da 1 megawatt ha avuto successo


Il 28 Ottobre 2011, Andrea Rossi ha presentato il sistema E-Cat da 1 MW di sua costruzione al primo cliente, il quale ha inviato i propri ingegneri/scienziati per testare/validare le prestazioni del sistema. A causa di un problema tecnico, il sistema ha fornito 479 kW di potenza continua per le 5 ore e 30 minuti di operatività in modalità auto-sostenuta.

Scritto da Sterling D. Allan (presente all'evento), con Hank Mills


Andrea Rossi e Sterling Allan
Bene, il grande giorno è venuto e andato. L'apparato a fusione fredda E-Cat da 1 megawatt di Andrea Rossi è stato testato a Bologna, Italia. E lo sconosciuto cliente, che ha effettuato il test, è apparentemente soddisfatto.

C'è stato qualche inconveniente, e non è stato quindi possibile portare il sistema alla massima potenza in modalità auto-sostenuta, ma ciò che ha potuto fare è stato assolutamente impressionante.

Il sistema ha funzionato per 5 ore e mezza in modalità auto-sostenuta, producendo 479 kW. Ciò significa che sostanzialmente non è stata necessaria alcuna energia in ingresso per farlo funzionare, poiché si è mantenuto in attività da solo anche durante la produzione di quasi mezzo megawatt. Rossi ha spiegato le ragioni di ciò durante la presentazione che è seguita all'evento, che ho videoregistrato e che pubblicherò più tardi.

La potenza citata è la metà della capacità nominale del sistema, ma è comunque un risultato importante per un sistema che è stato completato all'inizio di questa settimana, il primo del suo genere sul pianeta.

All'inizio della giornata, a fronte del verificarsi di un inconveniente tecnico, Rossi ha detto che il cliente avrebbe dovuto prendere una decisione: far andare il sistema alla massima potenza di 1 Mw, in modalità non auto-sostenuta, oppure in auto-sostentamento alla metà della potenza. Il cliente ha optato per la modalità auto-sostenuta. Nulla è stato detto sulle prospettive del dopo-test, anche se immagino che il cliente effettuerà diversi test per capire il giocattolo che ha comprato e che le informazioni ottenute saranno girate a Rossi.

Quando, durante il question-time, ho chiesto se il cliente fosse soddisfatto del test, Rossi ha risposto: "Sì, io penso che siano soddisfatti."

Qui c'è un breve estratto del video riguardante la lettura da parte di Rossi del report pubblico rilasciato dal cliente, lettura durata un'ora, a cui ha fatto seguito il question-time. Ho registrato l'intera presentazione che pubblicherò domani, spero corredata da trascrizione. Ogni singolo argomento del report e del question-time sono stati affrontati prima in italiano poi in inglese, o viceversa, da parte di Rossi.

In questo estratto di video, Rossi risponde alla domanda: "Quindi, questa è una innovazione assoluta?"


Qui c'è una trascrizione dell'estratto del video:

domenica 30 ottobre 2011

Rassegna stampa del test E-Cat del 28/10/11

466 : commenti

Aggiornerò questo post con i link che avrete la cortesia di segnalarmi tramite i commenti. Grazie.

        ARTICOLI

        POST SU QUESTO BLOG

        REPORT DEL TEST
        * Ci sono due refusi nel report per il cliente:
        1. Il peso della bombola di idrogeno è in g non in kg come indicato.
        2. La portate delle pompe indicata alla fine del report è 350 kg/h, non 750 kg/h, per un totale di 700 kg/h (non 1500 kg/h) per le due pompe.
        TV E VIDEO
        Da PESN

        Da RCDC

        AUDIO

        Da Focus (dossier fusione fredda)

        Il vizio del dirquelchecazzoleggiare

        34 : commenti

        Riporto, quoto, diffondo, condivido, dalla sua rubrica Italians nel Corriere.it, la risposta di Beppe Severnigni a un commento di un suo lettore il quale difende l'anonimato su internet.

        Pare che la voglia di dire e giudicare quel che cazzo pare senza assumersene responsabilità è un vizio a cui gli italiani rinuncino malvolentieri. Da quando poi è stato eletto a comportamento istituzionale da un certo presidente del consiglio è veramente dura ricordare a tutti le buone regole di educazione e civiltà.

        È un vizio da cui non si salvano pure un gruppetto di commentatori qui dentro.

        Intendiamoci. Se uno interviene anonimamente per costruire, ringraziare, dare una testimonianza o un contributo positivi e preferisce non mettere in primo piano il proprio ego, non c'è nulla di male. Ma se uno interviene anonimamente per parlare male di qualcun altro, offendere, distruggere, denigrare, istillare dubbi o zizzania allora no, in questo caso l'anonimato è solo la patente di dire quel che cazzo ci pare senza conseguenze, in una parola - se mi è concesso creare un neologismo - dirquelchecazzoleggiare. Un comportamento che reputo semplicemente vergognoso.

        In altre parole, se uno per strada mi ferma, mi stringe la mano, sorride e se ne va... posso restare un po' interdetto, ma non lo inseguo per chiedergli chi è. Se invece mi da un cazzotto lo inseguo, identifico e denuncio. Ovvio no?

        A tutti i dirquelcheccazzoleggiatori della domenica: mettetevi una mano sulla coscienza e l'altra sulla bocca.

        ***


        Che noia!!! Severgnini ma a che serve firmare?? potrei mettere qualsiasi nome e cognome come fate a sapere se è realmente il mio??? Come facciamo a sapere se quelli che firmano mettono realmente il proprio nome???
        Ivan Buscaglia Matteo Girardi Anna Bosco Chi sono??? Boh!!!
        A meno che non diate l’opportunità di commentare utilizzando l’account di facebook. Ma anche qui si potrebbero creare accounts fittizi. Quindi questa ossessione della firma mi annoia parecchio. Per concludere sottoscrivo la lettera di Santambrogio (ma si chiama realmente così??) Ma poi è così importante conoscere nome e cognome di scrive??? Se Santambrogio si chiamasse Rossi cosa cambierebbe??
        Saluti,


        Aralko
         

        Questo è uno dei commenti che abbiamo cestinato: solo 14, finora, su oltre 1.700 approvati. Ma diciamolo: alcuni tra quelli pubblicati ricordano più una discussione in un asilo infantile che una conversazione tra adulti informati.



        Temo che dovremo presto arrivare all’obbligo di firma, anche per i commenti. Certo, uno si può inventare nome e cognome. Ma si tratta, comunque, di un primo filtro (morale?).



        Un’altra soluzione forse è questa. Potendo commentare solo se registrati a Corriere.it, c’è la possibilità di far comparire la mail degli utenti che commentano. Sicuramente si tratta di indirizzi mail validi, in quanto  utilizzati per la registrazione alla comunità di ITALIANS. In questo modo si  eviterebbe l’anonimato: proprio come avviene per le lettere pubblicate ogni giorno, da quasi tredici anni.

        È solo un’idea. Che ne dite?

        Beppe Severgnini 

        sabato 29 ottobre 2011

        Aggiornamento al volo

        320 : commenti
        Stanotte ho dormito cinque ore, praticamente tantissimo. Ora, fatto qualche ultimo saluto qui a Bologna, sono già per strada per non perdermi l'apertura di una mostra cui ho prestato un bel po' di sudore nell'ultima settimana. Ma mi sono ugualmente fermato a un autogrill per correggere i refusi che mi sono scappati sul post scritto, vincendo il sonno, stanotte: mi ero dimenticato Focardi nell'elenco dei partecipanti al test e non era chiaro che erano presenti diversi gruppi industriali.

        Le chiacchiere ormai stanno veramente a zero e a me non m'interessa convincere nessuno. Sono certo che tra qualche anno il mondo sarà molto diverso e avrò la soddisfazione di non essermi aggrappato con le unghie e con i denti a quello vecchio: mi basta. Ho intravisto tra i commenti persino qualcuno suggerire che ieri al test partecipassero degli attori... follia pura.

        No, non esiste un complotto ordito da Rossi, con complici tutta la sua famiglia, tutto il management e dipendenti della EON srl, lo stesso Focardi che ha lavorato per anni per Rossi, un ex ambasciatore come Stremmenos, il gruppo di ricerca di UniBO che non aspetta altro di accendere il primo E-Cat che gli verrà consegnato, giornalisti indipendenti, appassionati e me medesimo ecc. Chi veramente crede questo corra immediatamente da uno psichiatra e pretenda il ricovero coatto.

        Il test non era costruito per convincere nessuno dei web-spettatori, ma per chiudere un contratto. Più di 1000 dietrologie parla il fatto che Rossi alla fine, ha fatto entrare nei locali della EON srl chi era venuto a osservare da fuori.

        Chi ama giudicare senza avere tutte le informazioni necessarie in mano, giudica che Rossi si muova sempre fuori dalle righe, illogicamente, con una strategia poco chiara. A me non interessa conoscere il 100% di tutto, mi basta la coerenza tra loro degli elementi che ho raccolto e l'incoerenza delle conclusioni a cui porterebbero le acrobazie mentali, ormai patetiche, dei "negazionisti a prescindere" e di chi scrive per un blog che si chiama New Energy Times. O le idiosincrasie pseudo-scientifiche di qualche chimico nucleare di una certa età a cui andrà spiegato che il data-base delle reazioni nucleari costruito dalla comunità scientifica negli ultimi 100 anni è una descrizione della natura fin dove l'abbiamo vista, non la Natura stessa. Ogni volta che l'uomo ha messo a fuoco particolari che prima le sue lenti concettuali non riuscivano a distinguere dallo sfondo, sono letteralmente diventate possibili cose prima ritenute impossibili. Sta succedendo ancora.

        Qualcuno chiede perché Rossi non mette in mano all'umanità la sua scoperta come fece Sabin col vaccino contro la poliomielite. Ho le mie ipotesi e le esporrò con calma nei prossimi giorni. Intanto dico solo che senza un Rossi sarebbero passati altri 22 anni per "decidere" se tutta una serie di nuovi fenomeni LENR esistono o meno... perché la scienza oggi ha più a che fare con la politica di Macchiavelli che con il metodo sperimentale di Galileo: chiunque conosce bene l'ambiente ve lo potrà confermare.

        Da questa storia non ci guadagno nulla, se non la soddisfazione di essere testimone di qualcosa che passerà alla storia. Ma non rinuncerò a dormire per stare dietro alle richieste che taluni, esagitati, avanzano nei commenti. Ora una bella pausa di qualche giorno dal blog mi ci vuole proprio.

        Ribadisco che per me il vero E-Day è il giorno in cui partiranno gli esperimenti all'Università di Bologna e soprattutto quello in cui nessun dotto sempliciotto potrà più dire che le LENR non esistono perché non sono contemplato in un noumeno religioso... pardon un data-base IAEA.

        Bologna 28 ottobre: primo resoconto del test dell'impianto da 1 MW di Andrea Rossi

        198 : commenti
        Sono arrivato in Via dell'Elettricista, nella zona industriale Roveri a nord di Bologna, alle 10 in punto di ieri mattina.
        Tra i presenti ho riconosciuto subito il Prof. Stremmenos, Mats Lewan, Giuseppe Levi, Loris Ferrari ed Andrea Rossi.
        Mi sono accreditato e ho preso il pass dopo avere sottoscritto la seguente liberatoria (testo bilingue ITA/ENG di cui riporto solo la parte in italiano):
        Questo test non è pubblico, è il test fatto dal consulente del nostro cliente in base ad un protocollo concordato per contratto.
        Lei è stato invitato ad assistere sotto la responsabilità di Andrea Rossi.
        Per ragioni di sicurezza per favore non entri nelle aree di pericolo delimitate dai segnali. Tutti gli invitati verranno ospitati nel capannone adiacente, dove per tutto il giorno funzionerà gratuitamente il bar; verranno offerti anche pranzo e cena.
        Ogni tanto ciascuno di voi verrà accompagnato per qualche minuto nell'area ristretta in cui funziona l'impianto.
        Non è consentito l'uso di qualsiasi strumento, nemmeno di videocamere e macchine fotografiche, a meno ché non vi sia data specifica autorizzazione durante i passaggi nella zona delimitata.
        Non è ammessa la radiotrasmissione durante il test.
        Qualora le istruzioni sopra elencate non venissero rispettate, la nostra sicurezza chiederà ai responsabili del mancato rispetto di abbandonare i nostri stabilimenti.
        Tutta l'area del test sarà ispezionata da telecamere per motivi di sicurezza.
        Al termine del test verrà consegnato un report.
        A differenza di tutti gli altri test dell'E-Cat realizzati nei locali della EON srl in Via dell'Elettricista, gli invitati sono accolti in un'area del capannone adiacente, ma non direttamente collegata alla sezione in cui è collocato l'impianto da 1 MW. 

        Nella foto qui sotto potete vedere per l'appunto il locale attrezzato a sala-stampa (in prima fila a sinistra Sterling Allan di PESN e a destra Mats Lewan di Ny Teknik) che ospita due grossi generatori a olio vegetale (ex motori navali a nafta).



        Riporto un elenco delle persone presenti:
        1. Enrico Billi – fisico nucleare
        2. Reymond Zreick – giornalista rivista Focus
        3. Irene Zreick - giornalista rivista Focus
        4. Mats Lewan – giornalista rivista Ny Teknik
        5. Paolo Soglia – direttore Radio Città del Capo
        6. Sterling Allan – direttore PENS (Pure Energy Network System)
        7. Peter Swensson – giornalista Associated Press
        8. Giorgio Benvenuti – fotografo Associated Press
        9. Daniele Passerini - blogger 22 passi
        10. Pier Clauzon – ingegnere CNAM Parigi
        11. Irina Uzikova – ingegnere National Research Nuclear University di Mosca
        12. Giuseppe Levi – fisico (osservatore Università di Bologna)
        13. Loris Ferrari – fisico (osservatore Università di Bologna)
        14. David Bianchini – esperto radio-protezione
        15. Giuliano Guandalini – direttore EON srl
        16. Sergio Focardi
        17. Andrea Rossi
        18. Maddalena Pascucci
        19. fratello di Maddalena Pascucci
        20. figlia del fratello di Maddalena Pascucci
        21. madre di Maddalena Pascucci
        22. Domenico Fioravanti - ingegnere collaudatore e tester dell'impianto
        23. Andrea De Vita – fisico Ansaldo Energia
        24. italiano, consulente scientifico Oto Melara
        25. italiano, consulente scientifico di un gruppo industriale X (ha chiesto l'anonimato)
        26. italiano, consulente scientifico di gruppo industriale Y (ha chiesto l'anonimato)
        27. italiano, consulente scientifico di gruppo industriale Z (ha chiesto l'anonimato)
        28. svedese (?)
        29. svedese (?)
        30. svedese (?)
        L'elenco non è completo, c'erano un altro paio di persone, già viste al test del 6 ottobre, che non ho avuto modo di identificare, i dipendenti della EON srl, le guardie giurate e gli aiutanti di Rossi (Carlo Leonardi e altri due operai, già presenti al test del 6 ottobre).

        Mi ha molto molto colpito il tipo e il tono delle conversazioni che ogni tanto intercorrevano tra gli esponenti dei gruppi industriali presenti e l'ingegner Domenico Fioravanti, collaudatore/tester dell'impianto per conto del "cliente" non meglio identificato:
        • era evidente che lo consideravano un interlocutore attendibile e competente;
        • gli ponevano domande tecniche su parametri di funzionamento, niente a che vedere coi dubbi sul funzionamento avanzati dai vari scettici e negazionisti su internet.
        Alla fine del test sono riuscito ad avere off records le impressioni di alcuni di loro: uno ha detto “siamo passati da una fase un po' fredda a una decisamente più calda e sorprendente”, un altro ha detto che "ogni ipotesi di fraudolenza è superata" pur nutrendo dubbi che la tecnologia sia già matura per l'industrializzazione, in ogni caso riteneva che l'industria che rappresentava avrebbe preso in considerazione l'idea di investire sullo sviluppo dell'E-Cat.

        Vi spiego velocemente il set up, che tanto sarà presto descritto da Sterling su PESN e Mats su Ny Teknik dettagliatamente. C'erano due serbatoi d'acqua uno accanto all'altro, a occhio e croce di 1 metro cubo ciascuno (per un totale di circa 2000 litri d'acqua), senza lato superiore (cioè aperti) e comunicanti tra loro. Alla base di questi serbatoio partivano due condotte che immettevano acqua ai moduli nel container. Su tali condotte erano presenti manometri e contatori di portata.

        Il vapore usciva dal container attraverso un grosso tubo (direi sui 20-30 cm di diametro) e veniva convogliato a due grossi dissipatori, non visibili dietro schermi di compensato, che facevano molto rumore.

        Dai dissipatori il vapore, condensato in acqua tornava tramite due condotte nei serbatoi.

        La misura della temperature avveniva tramite due sonde, una immersa nel serbatoio dell'acqua, l'altra inserita nella condotta del vapore appena fuori il container.

        L'energia era fornita da un gruppo elettrogeno da (mi è stato detto) 350 kW.

        Ho letto al volo alcuni commenti di lettori che stigmatizzano il finale "a taralluci e vino". Non si offendano, ma non hanno capito un bel nulla! La vera sorpresa della giornata, per me, è stata proprio la presenza del gruppo di lettori di 22 passi Bellunesi (a cui si sono uniti altri lettori via via che arrivavano) parcheggiati con la loro auto proprio davanti all'ingresso della EON: hanno offerto prosecco, affettati e formaggi veneti a tutti i presenti, da Stremmenos alla Pascucci, da Levi a Lewan... un E-Catering che meriterebbe sul serio di passare alla storia!

        Credo che sia stato questo bel clima conviviale, a far sì che alla fine Rossi aprisse le porte a tutti i supporter che osservavano il test a distanza, veramente un bel gesto. 

        Domani aggiungerò a questo post i vari link a report e video usciti o che usciranno sul web.

        A me non interessa che il cliente si palesi, basta sia vero che la dimostrazione di oggi lo abbia convinto, che diventi possibilmente un partner commerciale di Rossi nello sviluppo di questa tecnologia, che con i soldi della vendita Rossi attivi il contratto con UniBO e si apra - finalmente - il capitolo della ricerca scientifica sull'E-Cat. E pare che così sarà. 

        Sono sempre più certo che il 2012 sarà sul serio la fine del mondo... di quello che conosciamo ora. Quello nuovo sarà molto meglio.

        Chiedo scusa se questo report è scarno, ma crollo veramente dal sonno. 

        giovedì 27 ottobre 2011

        Nella pancia del papà... e dell'E-Cat!

        16 : commenti
        Quanto invidio i miei lettori che riescono a scrivere commenti tutto il giorno su questo blog! Io è da una decina di giorni che non do i resti per organizzare nientepopodimeno che... una mostra gioco per bambini e papà! 

        Nella pancia del papà è una mostra itinerante ideata da Alberto Pellai, medico e psicoteraputa dell'età evolutiva, che ha avuto un bel successo visto che è dal 2004 che gira l'Italia (da un annetto l'Umbria) e nel 2009 è perfino diventata un libro edito da Franco Angeli (trovate qui tutti i libri scritti d Pellai).

        Dato che il Comune di Assisi non ha nel proprio autoparco un mezzo coperto adatto a trasportare in un unico viaggio tutti i materiali della mostra, ho dovuto noleggiare e prendere un furgone. Sono andato martedì scorso a Massa Martana (PG) con due colleghe, a prenderla, smontata e imballata (il Ford Transit era pieno come un uovo), l'abbiamo poi riallestita all'Edificio Polivalente di Palazzo, una delle frazioni di Assisi. Praticamente s'è finito oggi.

        La mostra sarà visitabile, grazie alla collaborazione delle associazioni A.N.N.A., CESVOL, EIRENE, NUBIRI, PALATIUM da sabato 29 p.v. a domenica 6 novembre 2011, tutti i giorni dalle 15 alle 18 e le domeniche e il primo novembre anche dalle 10 alle 13.

        Il problema è che avendo 7 anni sulle spalle, la mostra ha qualche piccolo acciacco, vezzosi segni del tempo; così abbiamo dovuto provvedere a tante piccole riparazioni. Per esempio ho aggiustato qualche carillon, un tabellone elettrico stile Sapientino, e un gattino elettronico di cui ho appena finito di rifare qualche saldatura e che ora miagola che è una bellezza.
         
        A proposito di gatti (lo so che non aspettate altro!). Naturalmente partirò domattina sul presto per Bologna, una toccata e fuga, ché sabato ho l'inaugurazione della mostra. Mi sarebbe piaciuto nei giorni scorsi confidarvi tutto quello che mi passa per la testa circa il test dell'impianto da 1 MW di Rossi, ma non sono proprio riuscito a trovarne il tempo. Domani farò qualche cinguettio su Twitter, non so però se sarò autorizzato a farlo durante il test; so già per certo che non potrò fare foto e dirette web. Non mi lamento: sarò grato a vita a Rossi per avermi concesso di partecipare.

        Ho parecchi sassolini nella scarpa da togliermi. E spero tanto che questa sia la volta buona per farlo, sopratutto per togliere. Ma quello che più mi preme è che si passi dalle parole ai fatti.

        Per oggi basta. Mi aspettano a cena fuori e sono già in ritardo. A domani.

        domenica 23 ottobre 2011

        NO TAV + INDIGNADOS - BLACK BLOC

        61 : commenti
        Ghandi, il vero modello di gobalizzazione che il mondo deve adottare!
        Si parla troppo poco della Val Susa. Eppure proprio da lì viene un messaggio assolutamente coerente con quello degli indignados: i popoli dicono basta allo strapotere dei grandi gruppi economico-finanziari, i popoli si svegliano dall'apatia consumistica e tornano (finalmente) ad autodeterminarsi, i popoli reclamano il sacrosanto diritto a votare i loro rappresentanti nonché a destituirli quando governano male, i popoli rifiutano di collaborare a riempire le casseforti dell'oligarchia industriale europea tollerando ennesime opere inutili.
        Proprio il confronto tra l'azione NO TAV odierna e gli scontri romani di una settima fa, dimostrano che con la non violenza si può ottenere autorevolezza, credibilità e forza. La violenza dei black bloc invece è funzionale a chi ci governa e alle lobby che ci vogliono loro schiavi. Avanti così:

        NO TAV + INDIGNADOS - BLACK BLOC = rivoluzione popolare non violenta

        Questo è il modello che auspico e la fotografia dell'Italia in cui credo.  E la chiave per un nuovo mondo migliore.

        P.S. Per chi non ha ancora (male!) approfondito le ragioni del movimento NO TAV, consiglio di cliccare sull'omonima etichetta in calce e troverà nei post che ho già dedicato all'argomento, numerosi link per approfondire.

        giovedì 20 ottobre 2011

        Assenza giustificata

        726 : commenti
        Un grande saluto a tutti.

        Una serie di concomitanti impegni di lavoro e familiari mi tengono in questi giorni lontano da internet e dal blog. Non riesco pertanto a intervenire nei commenti - e ce ne sarebbe bisogno! - né a pubblicare nuovi post.

        Per quel che riguarda il TRIMprob di Clarbruno Vedruccio due giorni fa sono riuscito finalmente a parlare al telefono per una quarantina di minuti con la moglie. La telefonata è stata produttiva. Le prospettive sono senz'altro da un lato quella di rimettere in produzione la sonda e dall'altro quella di attivare ulteriori sperimentazioni mediche nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale su efficacia dignostica e ambiti di applicazione. Per quel che riguarda la letteratura a oggi esistente. rimando sempre al post sul TRIMprob e alla pagina "Pubblicazioni" del sito di Vedruccio.

        Sono venuto a sapere che, dopo l'uscita di scena di Finmeccanica, causa gli scarsi margini di guadagno offerti dalla commercializzazione dal TRIMprob (margini inversamente proporzionali alla sua utilità), la famiglia Vedruccio ha rifiutato alcune proposte di concessione della licenza pervenute da soggetti più interessati all'aspetto business (leggi massimo guadagno possibile) che all'aspetto etico dell'operazione (leggi diffusione di un apparecchio a basso costo per diagnosticare tumori in fase precocissima). Come già scritto, alcuni lettori di 22 passi - con cui mi sono confrontato in privato - sono senz'altro in grado di fornire utili contributi alla diffusione del TRIMprob e nei prossimi giorni procederò a metterli in contatto con la famiglia Vedruccio. (Prego il lettore che ha espresso nei giorni scorsi in un commento il desiderio di essere coinvolto attivamente in tale discorso, di contattarmi via email.)

        E veniamo finalmente all'E-Cat, in particolare il primo test dell'impianto da 1 MW. Al di là del poco tempo a mia disposizione per scrivere, ho buonissimo motivi in questo momento di tenere un basso profilo e non parlarne sul blog, preferisco non dirvi di più fino al 29 ottobre. Dopodiché proverò a farmi perdonare fornendovi un resoconto quanto più dettagliato possibile, pur nei limiti del possibile. Spero che per allora possano esserci aggiornamenti pure sull'avvio delle sperimentazioni dell'E-Cat nelle Università di Uppsala e Bologna.

        Confermo che c'è un cliente interessato ad acquistare l'impianto da 1 MW qualora il test abbia successo: si tratta di un noto e grande gruppo industriale (ho dato la mia parola di non dire oltre). Confermo che sia il set-up del test sia la modalità "a porte chiuse" sono stati richiesti dal cliente stesso.

        In due parole: ci siamo.

        lunedì 17 ottobre 2011

        Se un milione di persone...

        198 : commenti
         

        Chi mi legge da un po' sa che riconosco volentieri gli errori che commetto. Eccomi dunque qui a fare ammenda per avere contribuito a veicolare un germoglio di leggenda metropolitana e faccio ammenda appunto dando una mano a estirparlo. Oggi ho infatti ricevuto diverse segnalazioni sull'identità della persona fotografata accanto ai black bloc che si accanivano sui vetri antisfondamento di una filiale romana Della Banca Carim il 15 ottobre scorso: è un giornalista de Il Tempo e qui trovate la sua testimonianza.

        Non mi sembra comunque un grave fallo avere scambiato un giornalista per un agente della Digos, sarebbe da stupirsi del contrario: che per strada a Roma non ce ne fossero di tali agenti. È più importante sottolineare quanto sia grave il livello di spaccatura sociale che l'Italia si trova a vivere. Più grave - ritengo - di quello degli anni di piombo, quando la scelta incondivisibile delle BR di uccidere e delinquere le mise automaticamente contro tutte le parti sane della società civile: fu il popolo in primis a far quadrato attorno allo Stato allora.

        Adesso lo Stato è retto da personaggi equivoci, che sfoggiano autorità senza più autorevolezza, che sono auto-collusi ai propri interessi personali, che hanno dimostrato senza possibilità di errore di avere più a cuore la loro sopravvivenza politica e la garanzia dei loro privilegi che il vero bene dell'Italia. Quando i governanti sono evidentemente (e perfino dichiaratamente) inferiori, per etica, moralità, rispetto delle istituzioni, senso civico, ai cittadini che gli hanno eletti, il crollo del sistema diventa una eventualità sempre più vicina alla realtà. E purtroppo stavolta più che di una rivoluzione si corre il rischio di una guerra civile, in quanto l'imbarbarimento e l'involuzione in cui è caduta l'Italia sono dati proprio dal fatto che sempre meno persone scelgono in funzione dell'interesse di tutti e sempre più persone scelgono solo in difesa dei loro stessi interessi, piccoli o grandi che siano. Questo anche perché chi dovrebbe essere d'esempio è esempio di tutto men che di virtù.

        Mi ha impressionato la visione estrema - segno di questi tempi - del lettore Luca che (nei commenti lasciati al post precedente) dice che devo vergognarmi, che sono un dissimulatore, che sono retoricamente a favore della polizia, che mi faccio "seghe mentali sui troll", che non me ne frega molto di quando "la polizia pesta le persone innocenti e pacifiche", che questo è un blog Pidiessino dove regna "quella tipica ipocrisia della finta sinistra", che qui dentro siamo dei negazionisti e ascoltiamo "soltanto quelli che non hanno informazioni di prima mano o quelli che hanno tutto l'interesse a nascondere la verità".

        Per Luca - riporto testuale - "i veri violenti sono i poliziotti", come se i poliziotti non fossero persone, ma piuttosto numeri, meri esecutori di ordini, robot del governo, nemici del popolo. Riporto ancora il Luca-pensiero: "Lo ripeto se non vedete dove veramente sta la violenza è un problema vostro non un problema mio. Sicuramente la violenza non sta dalla parte dei facinorosi di ieri, quella è una reazione aggressiva alle nefandezze che si deve subire subire a causa di un regime autoritario". Insomma per Luca i black bloc e gli ultras sono dei poveri cittadini vessati che vanno compresi. Con tutte le gravissime conseguenze che un tale "pensiero unico" fomenta!

        In soldoni, la risposta di Luca a un aumento esponenziale di complessità, disuguaglianza, fratturazione, rabbia sociale, è una insostenibile semplificazione BUONI (oppressi) contro CATTIVI (oppressori), che, a prescindere da tutte le motivazioni sacrosante che possono esserne alla base, è un'opzione concepita in modo violento e concimata di odio: va pertanto condannata senza se e senza ma.

        Se per liberarci di chi reputiamo fascista ci ritroviamo a essere fascisti quanto o più di lui, siamo prigionieri di un cortocircuito mentale e morale che dovrebbe farci riflettere. Il modello da perseguire nelle proteste di piazza deve restare, in my honest opinion, quello della non violenza gandhiana o della marcia della Pace di Aldo Capitini. Faccio una provocazione: se un milione di persone andasse a Roma, senza slogan partitici e senza proferire vituperi, ma solo per accerchiare silenziosamente i palazzi del potere e accamparcisi sotto le finestre incrociando gambe e braccia, più come si fa a una veglia funebre che a una protesta, il loro silenzio e la loro determinazione farebbero più rumore di un milione di megafoni e scuoterebbero la nazione. Invece bruciare camionette blindate, auto del vicino di casa e cassonetti, fa solo il gioco del governo che si contesta e non ci rende migliori del peggior teppista... se Luca non lo capisce, allora si faccia ragione che è lui il vero modello di "utile idiota" alla Banda Berlusconi.

        Tornando, infine, al problema per cui gli indignados sono nati e propagati dalla Spagna al mondo intero. Che diventino in fretta un vero movimento organizzato, nazione per nazione, con un programma politico che preveda la cancellazione dei debiti contratti dagli Stati per stare dietro agli interessi dei banchieri: alle prossime elezioni sono pronto a votarli. Il sistema in cui viviamo è marcio, deve necessariamente crollare e fare spazio al nuovo... ma resto convinto che ciò possa avvenire in maniera non violenta, o per lo  meno a questo bisogna puntare con tutte le forze. E non certo per difendere il vecchio agonizzante status quo.

        CONSIGLI PER APPROFONDIRE:

        domenica 16 ottobre 2011

        Testimonianza di un agente di Polizia

        38 : commenti
        "... tu sai cosa faccio... e sai come la penso... e fidati che come me siamo in tanti... oramai quasi tutti... siamo veramente tutti stanchi.. di tutto... ma nessuno di noi arriverebbe a tanto... e quando comunque ci devi andare perché quello è il tuo lavoro, preghi... preghi che non succeda nulla, non solo perché pensi alla famiglia che hai a casa.. ma anche perché sai che le persone (quelle vere) che stanno manifestando sono nel giusto... e tu sai di far parte di quelle persone... vorresti essere in mezzo a loro, urlare il tuo disgusto per tutto il sistema che è ormai andato a puttane (nel vero senso della parola, visto che non c'è andato solo il sistema)... ma tu sei lì, perché teoricamente dovresti essere colui che assicura un regolare svolgimento dell'evento.. sei lì perché dovresti impedire che i deficienti non abbiano la meglio... e sei lì che aspetti.. aspetti che qualcuno ti dica "fermate quelli prima che combinino dei casini"... ma non aspetti per assurde teorie complottistiche... aspetti perché sei obbligato a farlo... perché comunque quello è il tuo lavoro e se vuoi tenertelo stretto non solo per lo stipendio, ma anche perché credi in quello che fai, perché sogni ancora che tu debba e possa difendere i più deboli, non puoi essere indagato per il rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica (art. 329 c.p.), che potrebbe anche portare alla destituzione di diritto e quindi al licenziamento... e dopo questo intervento, sai quanti insulti, solo per quello che faccio? ma ormai sono abituato... sono abituato a prenderla nel c... da uno stato che non ci tutela più, anzi, che fa di tutto per remarci contro, perché se avessimo più mezzi a disposizione potremmo arrivare a scoprire tutte le porcate che fanno... e sono abituato a sentirmi dire dell'infame solo perché come dicevo prima credo ancora nei sogni..." (da un profilo di Facebook)

        Questo post è perfettamente in linea col precedente.

        Uniti agli indignati contro indegni e ultras

        90 : commenti
        "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale." (Francesco Cossiga, intervistato da Andrea Cangini per la Nazione - 23/10/2008)

        Chi è questa persona a fianco dei teppisti infiltrati a Roma? (fonte La Repubblica)

        Siamo indignati? Solo indignati? E no, noi siano stufi, nauseati, esacerbati, incazzati, pronti a ribellarci per un mondo migliore di questo.

        Siamo stufi di vedere agire indisturbati nelle manifestazioni infiltrati, provocatori e ultras decerebrati.

        Siamo stufi di vedere una minoranza di teppisti cancellare la vera identità e il vero messaggio civile portato in corteo da decine di migliaia di persone decise, ma non violente.

        Siamo stufi di vedere i celerini malmenare e arrestare ragazzi e ragazze disarmati, invece di concentrarsi su Black bloc e neonazisti armati fino ai denti. 

        Siamo stufi di vedere gli agenti in tenuta anti-sommossa lasciare quelli che girano a volto coperto e con le mazze in mano liberi di devastare un centro urbano. 

        È un copione visto troppe volte e non vogliamo altre repliche. Chi ordina, permette e regola tutto ciò è connivente e corresponsabile con i teppisti che hanno devastato Roma: va denunciato alle competenti istituzioni nazionali e internazionali.  

        Non accettiamo più che il primo dovere delle forze dell'ordine schierate nella Capitale sia quello di salvaguardare i palazzi-simbolo del potere e il loro "occupanti". La Polizia deve essere al servizio del Popolo non dei potenti e dei loro antidemocratici privilegi.

        Siamo nauseati dei governanti che sotto sotto gongolano per la presenza dei teppisti nelle manifestazioni: la retorica tronfia e stantia del potere è ormai giustificata solo da questi incidenti. Cui prodest la violenza?

        Al prossima corteo i manifestati devono formare una pattuglia di qualche centinaio di tute bianche, volontari disposti a usare la forza (che non è la stessa cosa della violenza), che siano in grado di caricare gli infiltrati, isolarne e catturarne qualcuno, togliergli il casco, fotografarli (e diffonderne le foto) e poi consegnarli alla Polizia.

        Se qualcuno conosce l'identità della persona nella foto, parli, denunci. Se era un passante particolarmente coraggioso nessuno potrà rimproverargli nulla. Se era lì per un preciso ordine ricevuto, tocca scoperchiare la pentola.

        P.S. A scanso di equivoci, visto che qualcuno riassume quello che ho scritto con un allucinante la "colpa" della Polizia: se proprio vogliamo cercare "colpe" (un giochino che mi interessa poco) la "colpa" è di chi dà ordini alla Polizia. Solidarizzo con tutti i poliziotti che denunciano le condizioni in cui sono costretti e lavorare e manifestano il loro sdegno.

        venerdì 14 ottobre 2011

        E vi stupite che non guardo più la TV?

        11 : commenti
        Voglio ringraziare con tutta la gratitudine che posso  
        1. Diana Alberghini 
        2. Ofelia Alberti 
        3. Marianna Alboraci
        4. Claudia Alborghetti  
        5. Daniel Alegi
        6. Andrea Alvisi
        7. Nicolo Amasio
        8. Mauro Angelillo
        9. Francesco Antozzi
        10. Gianluca Ara
        11. Gaetana Ariu
        12. Gioele Bacciu
        13. Carlotta Balboni
        14. Alessia Barbaresi
        15. Carmelina Barresi
        16. Chiara Bartoletti
        17. Almerico Matteo Bartoli
        18. Marzia Basile
        19. Samuele Bastianello
        20. Roberta Battaglia
        21. Enrico Battocchi
        22. Alberto Bazzan 

        Consigli per il weekend: TEDxBologna

        14 : commenti
        Vivo a Perugia, perciò vi aspetterete che ora vi parlo di Eurochocolate, la più grande manifestazione italiana di cioccolateria, giunta alla XVIII edizione, che si svolgerà dal 14 al 23 ottobre nel suggestivo centro storico del capoluogo umbro. O che vi parlassi della contro-kermesse equosolidale Altrocioccolato – già alla XI edizione – organizzata anche quest'anno a Castiglion del Lago (PG), dal 14 al 16 ottobre, a cui abbinare magari una bella gita al Lago Trasimeno.

        E invece no. Vi parlo dell'evento TEDxBologna 2011 "Incontro al futuro" che si svolgerà domani 15 ottobre a Bologna presso l'Auditorium della Ducati in Via Antonio Cavalieri Ducati.
        "TED (Technology, Entertainment, Design) è un'organizzazione non-profit votata alle idee che meritano di essere diffuse (ideas worth spreading). Iniziata 25 anni fa come una conferenza di quattro giorni in California, TED è cresciuta nella sua mission attraverso molteplici iniziative. Nella Conferenza annuale di TED i relatori sono invitati a raccontare le loro idee in presentazioni di massimo 18 minuti."


        Per farvi capire perché mi entusiasmano parecchio le conferenze TED vi invito a guardare - solo un esempio tra tanti possibili - questo documentario in cui Michael Pritchard dimostra come la speciale bottiglia Lifesaver che ha inventato possa rendere potabile in pochi secondi persino l'acqua più immonda!



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