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domenica 30 dicembre 2007

Liz Greene: Astrologia e Amore (3)

Ecco qui il terzo e penultimo capitolo della parte prima di Astrologia e Amore di Liz Green (Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore); quello più più lungo, tant'è che esorbita un po' dalle corrette dimensioni di un post!
3 A proposito di specchi
Chiunque abbia assistito in tribunale a un processo molto dibattuto, in cui più testimoni forniscono le proprie impressioni su un particolare avvenimento, saprà che se chiedete a dodici testimoni di descrivere un incidente stradale essi vi descriveranno dodici diversi incidenti. Non è che qualcuno mente o che esagera deliberatamente. È solo che ogni punto di vista, così come ogni impressione, è soggettivo. La cosiddetta 'oggettività' delle persone razionali che si vantano della propria fedeltà ai fatti è ugualmente soggettiva, perché la loro visione non percepisce i fattori non razionali che, se riconosciuti, li spaventerebbero e confonderebbero. In breve, vediamo la vita e gli altri attraverso i nostri occhi, e i nostri occhi sono colorati del particolare punto di vista della nostra personalità. Ciò suona molto semplice. Tuttavia sareste sorpresi nel vedere quanta ostilità susciterete affermando questa realtà basilare e fondamentale. Cosa? Nessuna oggettività? Be', sì, lo posso capire in mia moglie o in mia suocera, nei neri o negli ebrei, negli arabi o negli irlandesi, nei comunisti o nei capitalisti ... ma io? Diamine, il mio punto di vista è oggettivo. lo so che lo è. So che è giusto perché è mio. Va molto bene mettere in ridicolo le visioni distorte della vita, della realtà e delle relazioni che sostengono gli altri, ma non è affatto divertente quando si tratta di mettere in gioco il terreno su cui noi stessi poggiamo. Vedo quella persona in modo veramente corretto? Mio marito mi nega il suo affetto proprio per le ragioni che io gli attribuisco? li mio partner desidera veramente incatenarmi a sé e possedermi? li mondo sta veramente fraintendendo il mio genio? Torniamo all'astrologia. Tutto l'oroscopo è una mappa dell'individuo; ciò significa che descrive il suo temperamento, la sua struttura psicologica, il suo paesaggio interiore. L'uomo fa esperienza della vita attraverso la sua natura intima, così che la vita che conosce (o ciò che conosce come vita) è influenzata dal suo carattere, dai suoi bisogni, dalle sue pulsioni ed esperienze. Ma, potreste controbattere, il punto di vista è modellato dalle esperienze, non il contrario. Dire che è proprio il contrario è molto scomodo perché implica che siamo responsabili di com'è la nostra vita. Be', sì, in qualche misura. O almeno responsabili di capire perché ciò che accade, accade a noi e non a un altro. Infatti, se assumiamo il punto di vista dell'astrologia, l'oroscopo di nascita postula un temperamento intrinseco, una natura soggettiva a priori. Veniamo al mondo in quel certo modo. Nessuno ci ha fatti in quel modo. E noi creiamo le nostre realtà, o interpretiamo la realtà, secondo quel punto di vista aprioristico. Un esempio. Avevo una volta un cliente del Capricorno che mostrava tutte le caratteristiche tipiche di questo segno complesso e difficile da capire. Questo perché il mio cliente non era solo un Capricorno; aveva anche l'ascendente in Capricorno, cosa che rendeva la natura del segno particolarmente forte. Per la prima mezz'ora della seduta si lamentò amaramente di come la vita era stata dura con lui. Ciò fu in risposta al mio commento che il Capricorno ha la tendenza a essere molto cauto e sospettoso nelle relazioni umane. "Ma", disse, "ho le mie buone ragioni per non fidarmi di nessuno. La gente ti delude sempre. Tutti si approfittano, cercano sempre di ottenere qualcosa. Se colpisco per primo, se mi metto in condizione di vantaggio prima che l'altro bastardo possa usarmi, non faccio che agire con furbizia". "Ha mai provato un altro approccio?", chiesi educatamente. "Come aspettare che si mostri il lato migliore di una persona? Fidarsi? La fiducia produce effetti notevoli, sa. Basta accettare veramente una persona per portare misteriosamente alla luce i suoi aspetti più affidabili". "Ridicolo", replicò il mio Capricorno scettico e pragmatico. "lo ho visto mio padre maltrattare mia madre e approfittarsi di lei. Sono tutti uguali". Potete immaginare cosa accadeva. Il mio cliente, dato questo atteggiamento per niente amichevole verso le persone, aveva la tendenza a irritarle. A nessuno piace essere considerato uno sporco bastardo prima di avere la possibilità di aprire bocca. Irritava le persone in modo tale che queste decidevano di ripagarlo della stessa moneta. Dal momento che pensava soltanto a usare la gente, la gente pensava che lui fosse buono soltanto per essere usato, e lo usava davvero. Era lui ad attirarsi queste esperienze, e poi incolpava gli altri e la vita per lo sfruttamento cui aveva assistito da bambino e che, come molti di noi, considerava la vera natura della vita. Un esempio tragico ma comune di come i nostri atteggiamenti particolari inducano gli altri a trattarci nella maniera in cui noi vediamo le cose. La gente si meraviglia che i nati in Sagittario siano così proverbialmente fortunati. È il medesimo fenomeno. Il Sagittario è un segno di fuoco, e i segni di fuoco hanno una sorta di fiducia innata nella vita. Sono come bambini troppo cresciuti in un campo di giochi, e se qualcosa va storto, beh, si raddrizzerà da sé. Qualcosa succederà che mi farà uscire da questo pasticcio. La vita non può certo deludermi. Ci deve essere una lezione in questo, un significato. E il risultato? Qualcosa inevitabilmente accade davvero che fa uscire dai pasticci il Sagittario. Non è che abbia ricevuto il dono della fortuna dagli dèi. È che ha ricevuto in sorte un qualcosa, una dote innata: crede nella vita e la vita lo sostiene. Dal momento che pensa di essere in una grande pasticceria, troverà sempre qualcuno che gli offrirà una pasta. E gratis. E quando cade, non attribuisce la caduta alla natura astiosa degli altri, ma l'attribuisce alla cattiva sorte che presto correggerà il tiro. Questi due esempi illustrano un punto importantissimo. Unico scopo dell'astrologia è imparare qualcosa su noi stessi. Infatti se non abbiamo una traccia su ciò che accade dentro di noi, seguiteremo a portare con noi quei pezzetti calamita che ci fanno attrarre le persone e le situazioni che risuonano alla nostra natura intima. Se lo conosciamo, possiamo dire la nostra. Se non lo conosciamo, siamo guidati: ma non dalle nostre stelle. Da noi stessi, amici. Ricordate Shakespeare? "La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi". Ora prendiamo un oroscopo, oppure qualsiasi segno zodiacale. In ogni segno vi sono aspetti facilmente osservabili. Sono in mostra nella vetrina, per così dire. Possiamo leggere queste qualità su ogni giornale. Chiunque abbia familiarità con l'astrologia popolare riconoscerà, per esempio, il tipico Leone che è caldo, fiducioso, magnanimo, che ama intrattenere ed essere al centro dell'attenzione. O la Vergine che è linda, ordinata, precisa, organizzata, efficiente, mai impreparata. O il tipico Cancro, così sensibile, fantasioso, instabile, caleidoscopico, in preda ai suoi stati d'animo e mutevole come la Luna, in cerca di sicurezza e di un nido in cui rifugiarsi. Oppure l'aggressivo, esuberante Ariete che è sempre pronto a rischiare e a combattere. Ma per ogni segno c'è anche una parte segreta. Qualsiasi cosa getti una luce, getta anche un'ombra. E queste ombre segrete di ogni segno dello zodiaco sono menzionate raramente perché sono imbarazzanti. Però, se seguitate a ignorarne l'esistenza, come la risacca dopo l'alta marea, potranno trascinarvi in mare. All'improvviso siete colti da stati d'animo, situazioni o relazioni che non sono come vi aspettavate, perché sono prodotti dal vostro comportamento inconscio per mezzo di un'intera gamma di reazioni al di là del vostro controllo. È utile conoscere qualcosa dell'ombra che striscia dietro di voi, specialmente se pensate di avere molta luce. Percorriamo rapidamente lo zodiaco e parliamo di questi lati d'ombra di ciascun segno. Essi saranno elaborati più a fondo quando arriveremo ai segni stessi e ai loro elementi, ma qui poniamo le prime basi. Ricordate il deciso, aggressivo, coraggioso Ariete? Chi immaginerebbe che dietro quella superficie smagliante, audace e temeraria si nascondono una vena di grande indecisione e un'enorme sensibilità nei confronti dell'opinione altrui? Piacerò agli altri? Cosa penseranno di me? Non è certo l'immagine che l'Ariete vorrebbe proiettare, eppure essa lo segue come un'ombra. Talvolta lo vedrete compensare questo lato, perché questa sua indecisione e dipendenza dall'approvazione altrui lo infastidisce e lo mette molto a disagio. Così l'Ariete capo può nascondere un servitore, perché non riesce a farcela da solo quando scocca davvero l'ora e comincia la battaglia. E il solido calmo, affidabile Toro? Sì, è quello sempre ragionevole, che non si arrabbia facilmente, paziente. La bestia da soma che vi toglie volentieri i pesi dalla schiena senza lamentarsi mai. Gentile, pacifico, mite. Chi indovinerebbe che in lui c'è un lato passionale, irragionevole, esigente, possessivo che gli provoca segretamente quei disagi tanto, odiati, spingendolo a quei cambiamenti e a quelle crisi caotiche che farebbe di tutto per evitare? Il Toro ama la stabilità e detesta il cambiamento. Ma il suo segreto lato teatrale distruttivo tenta sempre di portare la rappresentazione a un culmine violento. È così spiacevole per lui sentire quelle correnti interne in ebollizione che spesso, pur di evitarle, esagererà con la pazienza bloccando ogni cambiamento. Indovinate chi detesta di più? Giusto, le persone che smuovono emozioni e complicazioni. Ma quelle persone che non gli piacciono sono segretamente dentro di lui. Diamo un'occhiata al Gemelli. Uomo razionale, intelligente, arguto, intellettuale, disinvolto, cerebrale. Non lo coglierete a 'credere' ingenuamente in qualsiasi cosa; gli piacciono concetti chiari e cristallini, strutture logiche. Può essere astratto, ma è razionale. Oratore brillante, critico esperto, cronista dotato che aderisce scrupolosamente alla logica della situazione. Ma dietro questo vivace intelletto c'è un mistico ingenuo e semplice dalla mente piuttosto confusa, pronto a credere a tutto, a distorcere la verità per dimostrare l'intuizione, a esagerare i fatti per illustrare vividamente le varie connessioni. Provate ad ascoltare un Gemelli che racconta una storia. All'inizio riferisce rigorosamente i fatti. Poi inizia ad aggiungere qualcosa, a riempire un po' qua e un po' là. Ben presto scoprirete che desidera credere in qualcosa. Allora vengono fuori le storie di fantasmi, le esperienze psichiche, le coincidenze misteriose e significative. Il cronista è diventato un romanziere. Questo lato del suo carattere può mettere un Gemelli così a disagio che egli diventa sarcasticamente critico di tutto ciò che non è intellettuale, mantenendo la conversazione a livello di chiacchiere banali. Il Cancro. Caldo, sensibile, instabile. Abbiamo menzionato prima il Cancro, fantasioso, mutevole come l'acqua (l'elemento a cui appartiene il segno), tenero, colmo di attenzioni per gli altri. E l'ombra? Sì, certo, è un calcolatore. Sono quei sensibili e fragili Cancro che riescono a estorcere somme enormi per gli alimenti, che nascondono centinaia di chili di provviste, manipolano il denaro e le situazioni reali a loro piacimento e possono, se necessario, usare tutti o tutto a loro vantaggio come autoprotezione. Questo lato del Cancro risulta così spiacevole al gentile e premuroso nativo del segno che questo spesso indietreggerà violentemente di fronte a persone ciniche e dure. Il Cancro di solito non ama un individuo insensibile e calcolatore, ma questa ombra segreta è dentro di lui. Ah, il Leone. Il re degli animali e dello zodiaco. Individualista, pieno di fiducia in sé e consapevole. L'attore, l'eroe, il cavaliere sul cavallo bianco, il principe pronto a salvare ogni damigella in pericolo e a difendere il debole e il povero. Egli crede in se stesso e nell'unicità del proprio destino, e porta il segno di un'aristocrazia naturale. Naturalmente è egocentrico. L'universo non gli ruota forse intorno? Gli altri non lo prendono a esempio? Il suo lato conscio probabilmente si percepisce così, ma la zona scura, l'ombra segreta no. Guardate il Leone da vicino e vedrete che non può fare la minima mossa senza l'approvazione e l'amore degli altri. Fiducia in se stesso? Scarsa. Egli è soltanto una rotella dell'ingranaggio, una faccia senza volto nella folla, una goccia nell'oceano. E continua a compensare furiosamente questi suoi aspetti sforzandosi di essere la persona più unica del mondo, di parare a tutti i costi quel senso fastidioso e sgradevole della propria 'ordinarietà'. Crede nel proprio mito eroico, ma la voce segreta dice: nessuna esenzione per nessuno. Una sorta di comunismo psichico. Passiamo al segno della Vergine, preciso, ordinato, lindo, nel pensiero se non nelle questioni pratiche. Ci sono generalmente due tipi di Vergine. Ci sono quelli che vuotano sempre i portacenere, dove tutto è pulito e accuratamente pianificato (questo accade più spesso quando la Vergine è all'ascendente). E ci sono i disordinati congeniti che hanno, nondimeno, una mente simile a uno schedario. Gli oggetti possono essere sparpagliati qua e là, ma i ricordi, i fatti e i libri appena letti, no. Ammirevole Vergine che, come un boy scout, non è mai colta impreparata. E il lato d'ombra della Vergine? L'avete indovinato: indeterminatezza e caos. Seri e meticolosi in superficie, i nati in Vergine si perdono segretamente dietro a ogni sogno a occhi aperti, Incredibilmente sensibili, essi difendono il lato d'ombra segreto cercando di organizzare la vita in modo tale che essa non può sfuggire dove non possono vederla. Pigri e indolenti, trasportati dalla corrente, sognano a occhi aperti. Questo lato è così sgradevole che molti Vergine diventano ossessivi nell'avere le camicie azzurre sul lato sinistro del cassetto e quelle gialle sul destro, perché se una camicia azzurra sta sopra quella gialla potrebbero subentrare le forze del caos. Ormai potete capire a cosa siamo arrivati. Sì, ogni segno è segretamente il suo opposto. Riconoscerete le caratteristiche della Bilancia nell'Ariete, la problematicità dello Scorpione nel Toro, la credulità del Sagittario nei Gemelli, la capacità di manipolazione del Capricorno nel Cancro, la mentalità di massa dell'Acquario nel Leone, la disgregazione dei Pesci nella Vergine. Ma proseguiamo ancora con gli altri sei segni per finire di dimostrare questo punto. Il nato in Bilancia può essere afflitto da un'aggressività inconscia, da egocentrismo e durezza proprio quando cerca di essere gentile. Lo Scorpione può essere perseguitato dal materialismo taurino e dall'attaccamento a ciò che ha creato proprio quando cerca di approfondire il significato di una nuova esperienza. Il Sagittario può essere tormentato da un odioso scetticismo proprio quando tenta di fare esperienza del divino e dello spirituale. Il Capricorno può essere infastidito da un'eccessiva sensibilità e volubilità quando deve essere più razionale e realistico. L'Aquario può essere colto dalla propria segreta autoglorificazione nel bel mezzo di un discorso sui diritti dell'uomo, il Pesci infine può scoprirsi gretto e superficiale quando cerca di essere aperto, compassione, comprensivo. Ogni persona ha un lato chiaro e uno scuro. E se usiamo l'astrologia per capire i sogni e i bisogni più profondi di una persona nonché il suo modo di esprimersi, dobbiamo ugualmente usarla per scoprire le parti della sua personalità che sono un po' più infantili o aspre e che le causano a un certo momento dei problemi. Siamo arrivati così al concetto più importante di questo libro. Infatti, abbiamo la tendenza a vedere negli altri quel che non sappiamo riconoscere in noi stessi. Ciò può portarci ad amarli o odiarli, a perseguitarli e rovinar loro la vita, oppure a provare immensa compassione e a fare ogni sforzo per aiutarli e proteggerli. Ma alla fine, è molto soggettivo. Finché una relazione non è passata oltre quel meraviglioso stadio iniziale della luna di miele, non sappiamo se la persona che percepiamo è veramente così o se ci siamo innamorati della parte nascosta di noi stessi. Lo scrittore latino-americano Alejo Carpentier dice:
Le persone non amano mai altre persone. Amano se stesse attraverso gli altri.
Pur essendo un po' cinica, questa affermazione si applica a molte relazioni che iniziano calde e infuocate e si arenano quando l'altro misteriosamente 'cambia'. L'altro non è cambiato affatto. È semplicemente crollata la nostra immagine di lui ed è spuntata fuori la persona reale. La nostra reazione varia a seconda di quanto ci conosciamo. Molto spesso ci sentiamo delusi e traditi, perché l'amato ha commesso il peccato di non essere all'altezza dell'immagine ideale che avevamo, e che di fatto dovremmo manifestare noi stessi, dato che è parte della nostra psiche. In psicologia questo processo misterioso e terribilmente comune è noto come proiezione. Ricordate questa parola, perché non esiste essere umano che non proietti qualche parte oscura o inconscia di sé sugli altri. E finché lo facciamo, non abbiamo vere relazioni. Viviamo in una fantasia che inevitabilmente termina, come ogni film o ogni fiaba, quando appare la dura realtà dell'opposto sconosciuto. Torniamo di nuovo all'oroscopo. (...) L'ascendente è uno dei fattori più importanti nella carta di nascita. Sappiamo tutti in quale segno solare siamo nati. Questo segno è un simbolo della persona che ci sforziamo di diventare, il tipo di qualità che dobbiamo acquisire, lo speciale mito individuale che manifestiamo. L'ascendente, cioè il segno che sorge a oriente al momento della nascita, ha un significato diverso. È il modo in cui ci esprimiamo nella vita, in cui vediamo la vita e in cui gli altri a loro volta ci vedono. Per spiegare questi due punti, il sole e l'ascendente, possiamo ricorrere alla mitologia. Il sole è l'eroe solare del mito, l'individuo alla ricerca di diventare se stesso. L'ascendente è il viaggio personale che ciascuno deve fare, il cammino particolare o il compito che alla fine lo porterà all'autorealizzazione e al significato. Credete che il termine 'significato' sia astruso? Ripensateci. In uno studio sui prigionieri ebrei rinchiusi nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, lo psichiatra Victor Frankl ha fatto un' osservazione molto importante. Ha scoperto che, sebbene gli ebrei fossero tutti soggetti alle stesse crudeltà e privazioni, quelli che avevano una qualche convinzione innata sul significato della propria vita riuscirono a sopravvivere all'olocausto. Morirono invece quelli che credevano che la loro vita fosse priva di significato, che si sentivano relitti galleggianti sul mare della vita. Il significato ha molto a che fare non solo con la felicità personale, ma anche con la sopravvivenza. Dunque: l'ascendente è il punto dell'oroscopo che non solo descrive la maniera in cui una persona si esprime, ma anche come essa può scoprire un significato personale e soggettivo nella propria vita. Spesso l'ascendente rappresenta un aspetto problematico della vita. Può essere qualcosa che non riusciamo a capire in noi stessi, o a esprimere ma verso cui siamo sempre tesi. Facciamo un esempio. Entra nel mio studio un Acquario, un uomo di circa trentacinque anni. È un tipico Acquario (forse ha un paio di altri pianeti nel segno, mettiamo Mercurio e Venere, e forse la luna in Bilancia o in qualche altro segno d'aria che sottolinea il suo temperamento arioso). Acquario: razionale, logico, deciso a scoprire la verità, interessato alle persone, ma non molto espansivo con le persone individuali. Controllato a livello emotivo e talvolta dimentico delle correnti emotive nascoste in se stesso e negli altri. Chiaro, onesto, pieno di integrità. Ansioso di essere una persona 'buona' o 'altruista', idealista, ragionevole. Pensatore, scienziato, professore universitario, ingegnere, psicologo. Ma, come tutti noi, il nostro Acquario è due persone: luce e ombra. Mettiamo che abbia, insieme al sole in Acquario, l'ascendente in Scorpione. Come l'olio con l'acqua, Scorpione e Acquario non si mescolano proprio. Il mio cliente Acquario (che è una persona reale) non riusciva a capire perché, nonostante i suoi continui tentativi di vivere secondo modelli logici e razionali, si coinvolgeva sempre in relazioni alquanto esotiche con una potente carica emotiva, che solitamente finivano in crisi. Inoltre non riusciva a capire perché continuava ad attrarre un certo tipo di donna: intensa, volubile, possessiva, esigente, profondamente emotiva. In effetti, il tipo di donna che poteva essere rappresentata dal suo ascendente. Egli stava 'proiettando' questa parte della propria natura al di fuori di sé, e questa continuava a presentarglisi in tutte le sue storie d'amore. Non poteva accettarla e neppure farne a meno. Cosa doveva fare? Gli domandai se aveva mai provato emozioni intense, ossessive. "No, assolutamente no", rispose. "Sono sempre ragionevole". "Si è mai sentito geloso?", chiesi. "Mai" replicò, "Odio la possessività. Sono sempre le mie donne che cercano di possedermi". In seguito ebbi l'occasione di osservare quest'uomo così intelligente in azione. Ebbi anche l'opportunità di parlare dei suoi modelli relazionali con una sua amica. "Geloso? Mio Dio, certo", rispose la donna. "Oh, non apertamente. Non direbbe mai: 'Non puoi andare a pranzo con quell'uomo' o 'Perché hai parlato così a lungo con quel tale?'. Ma trasuda quel tipo di atmosfera, sa, quella che ti sembra di poter tagliare col coltello. Un'atmosfera veramente velenosa, come una nuvola nera. Mi punisce in questo modo quando flirto con qualcuno, e poi taglia i ponti per qualche giorno. Diventa gelido. Quando gli chiedo perché, nega di sapere di cosa sto parlando. Non credo che se ne renda conto, ma come fa a non accorgersene?". In effetti, come è possibile che non conosca i propri sentimenti? I nati in Acquario sono maestri nel rimanere completamente e allegramente all'oscuro del loro stato d'animo, dei loro sentimenti. Tutti ne sono consapevoli, ma non loro. Molto attivi sul piano intellettuale, rimangono genuinamente sorpresi e feriti se accusati di freddezza o di risentimento inconscio. Ora, l'ascendente Scorpione a un certo livello significa che il nostro amico ha molte qualità dello Scorpione. Semplicemente non è consapevole di alcune di esse, perché non combaciano con la sua immagine di se stesso. Inoltre è più facile biasimare qualcun altro che cercare di conciliare i valori di due segni così diametralmente opposti. Ma se consideriamo l'ascendente come il viaggio individuale, possiamo interpretarlo più o meno così: lo Scorpione è un segno d'acqua, e appartiene perciò al regno delle emozioni e delle relazioni umane. È un segno sessuale, nel senso che il suo significato riguarda il conflitto fra gli opposti (maschile e femminile) e la loro unione. È un segno primitivo, nel senso che i suoi valori non sono quelli dell'intellighenzia civilizzata del ventesimo secolo, ma quelli della vita basilare della natura: ciò che amo è mio. Ciò che non amo, scelgo di starne lontano. E se mi ferisci, allora ti ferirò a mia volta, così sai cosa si prova. Lo Scorpione è un segno di grande profondità, di grande intuizione. Il suo viaggio è attraverso l'oscuro pantano della sessualità e dell'emozione, attraverso la lotta di due persone che cercano di spezzare il velo delle illusioni e delle fantasie per accoppiarsi come individui e vivere la trasformazione che deriva dalla rinuncia al proprio potere sull'altro. Riguarda l'inconscio: ciò che è nascosto, il motivo segreto dietro la maschera del comportamento. Lo Scorpione ha a che fare con i segreti dell'anima. Il mio amico Acquario fu molto colpito quando gli feci notare che quel modello ripetitivo di relazioni difficili significava qualcosa. Non era un caso o una fatalità. Non era scalogna. Non era neppure nevrosi. L'ho visto moltissime volte in persone con Scorpione all'ascendente. Poteva tentare, rischiare di esplorare la propria vita emotiva per scoprirne il significato? L'ascendente ci conduce a ciò che abbiamo più bisogno di imparare, a quanto ci può aprire nuove visioni della vita. Ci vuole tempo e fatica, ma ciò significa usare l'astrologia secondo il suo vero scopo, come uno strumento e non come un gioco da salotto per predire la sorte. L'oroscopo ci descrive infatti ciò che è più significativo: il cammino in cui ci troviamo, la ragione per cui siamo qui, la ragione per cui incontriamo certe persone e ci coinvolgiamo in relazioni con esse. Dal punto di vista dell' astrologia non esistono casi. Come scrisse una volta Ralph Waldo Emerson:
Il segreto del mondo è il legame fra individuo ed evento. L'anima contiene l'evento che accadrà... l'evento è l'impronta della nostra forma... L'uomo vedrà il proprio carattere espresso negli eventi che sembrano accadere, ma che emanano da lui e lo accompagnano.
Ormai dovrebbe essere abbastanza chiaro dove vogliamo arrivare: la carta di nascita equivale al carattere, e il carattere equivale al destino. Le nostre relazioni sono il nostro destino perché ci rispecchiano il nostro stesso carattere. Ci innamoriamo di noi stessi attraverso gli altri, perché cerchiamo di sviluppare in una relazione ciò che è incompleto in noi. Ciò diviene più che mai evidente quando confrontiamo due oroscopi. Quel che è bloccato e difficile da vedere o da esprimere in una carta sarà rispecchiato nell'altra. Un'opportunità meravigliosa, come avrebbero detto gli antichi alchimisti, di sviluppare, di diventare se stessi attraverso l'esperienza dell'altro. Ma noi cosa facciamo? La sciupiamo. Ci dissociamo dall'evento - la lite, l'offesa, l'incomprensione, l'illusione svanita, l'idealizzazione - lo carichiamo sulle spalle dell'altro e poi lo accusiamo come se non avessimo niente a che fare con l'evento stesso. Il dialogo seguente può ricorrere alla fine di un matrimonio distrutto.
PARTE LESA A UN AMICO: È evidente che è stata tutta colpa sua. Ho fatto tutto ciò che potevo. lo ero quella che dava tutto il tempo. Non ho mai ricevuto niente in cambio. Oh, quanti sacrifici ho fatto! Il bastardo... è tutta colpa sua. Se n'è andato con un'altra donna. Immagina! Dopo che mi sono presa cura di lui per tutti questi anni...
Vi sono numerose variazioni, e riflettono tutte il punto di vista di chi offende e di chi è offeso. Tutti noi possiamo riconoscerci in questi discorsi: sono classici, li abbiamo sentiti migliaia di volte. E cosa facciamo? Ascoltiamo. Una volta qualcuno chiese a Jung come mai era capace di aiutare anche il paziente più difficile, il più turbato. Jung rispose: "Ascolto". Iniziate ad ascoltare voi stessi. Chi è che accusate veramente? Avete già udito quel discorso? Forse dalla bocca di vostra madre? Di vostro padre? È davvero nell'altra persona? O forse è in voi stessi? Domande facili, ma è doloroso rispondervi perché riconoscere una proiezione psicologica implica sempre la scoperta di qualcosa in noi stessi che non volevamo realmente vedere. Talvolta lo facciamo anche con cose positive: "Oh, tutti sono molto più simpatici, intelligenti, brillanti di me". "Certo, lui/lei ha tutto". Ah, veramente? Questo atteggiamento è una scappatoia proprio come biasimare tutti, ed è altrettanto distruttivo perché produce ogni sorta di risentimento inconscio. Sì, lo so, pensavate che tutto sarebbe stato facile e divertente. Può esserlo. L'astrologia ha anche i suoi lati umoristici, che appaiono soprattutto quando imparate a riconoscere i segni e le loro abitudini. E fa parte anche dell'Umorismo della vita, perché sviluppa un senso di ironia e una leggera capacità di ridere di voi stessi. Ma se volete trovare veramente il sole, in voi stessi e negli altri, dovete essere preparati anche all'ombra. Ogni cosa in questo nostro strano mondo si presenta in duplice forma. Anche 1'astrologia lo sa: ogni cosa ha il proprio opposto. E, talvolta, il semplice processo di accettare queste dualità in noi stessi fa meraviglie. Sì, va bene essere gentili e amorosi e anche avidi e voraci. Sì, è giusto essere intelligenti e stupidi. Sì, tutti noi abbiamo un po' del maschio e un po' della femmina in noi. Una delle grandi lezioni che insegna l'astrologia è la tolleranza: tolleranza verso gli altri e tolleranza verso noi stessi. Ricordate il Vangelo: "Ama il prossimo tuo come te stesso?". Bene, il buon cristiano e qualsiasi filantropo si sforzano di amare il prossimo. Ogni persona che aspira a essere amorevole cerca di farlo. Ma dimentichiamo che 'come te stesso' è aggiunto quietamente alla fine. Quanti di noi amano realmente se stessi? Vai al quarto capitolo.

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